Un Gesto di Solidarietà: La Prima Comunione di Matteo si Trasforma in Aiuto Concreto

In un mondo in cui la solidarietà è più necessaria che mai, emergono storie che illuminano il cammino della generosità e dell’altruismo. Matteo, un bambino di dieci anni che frequenta la Scuola Primaria presso l’Istituto San Leone Magno di Roma, ha recentemente celebrato la sua Prima Comunione e ha trasformato questo evento significativo della sua vita in un’occasione per aiutare chi è meno fortunato.

Invece dei tradizionali regali, Matteo, insieme alla sua famiglia, ha deciso di raccogliere fondi per sostenere una delle attività della solidarietà marista in Italia. Ci ha raccontato: “Ho comprato un vaso di ceramica e l’ho messo in bella vista alla mia festa; poi ho chiesto a tutti di fare una donazione per persone meno fortunate di me, perché io ho già tantissime cose, anche troppe…e Il risultato è stato bellissimo”. I suoi amici, familiari e conoscenti hanno risposto con generosità, contribuendo a raccogliere una bella donazione. Un gesto che dimostra come la sensibilità e l’impegno possano nascere anche dai più piccoli.

Matteo e la sua famiglia hanno espresso il desiderio che questi fondi vengano utilizzati in un progetto di solidarietà che l’alunno possa comprendere e seguire, ricevendo feedback concreti sul suo impegno. In questo contesto, l’attività solidale a lui più vicina è quella di sostegno alle famiglie in situazioni di svantaggio economico-sociale, portata avanti da anni presso l’Istituto San Leone Magno. Questo mese, le famiglie assistite dall’Associazione Ex Alunni San Leone Magno hanno espresso la necessità di articoli fondamentali come un nuovo materasso, lenzuola, abbigliamento.

Il progetto è stato scelto perché Matteo potrà ricevere aggiornamenti sulle famiglie che beneficeranno del suo contributo, comprendendo così l’impatto reale del suo gesto. Il nostro auspicio è che questa esperienza possa insegnargli l’importanza della solidarietà e della responsabilità verso gli altri, valori che i suoi genitori stanno chiaramente coltivando con amore e dedizione.

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