A partire dal mese di marzo, al CIAO arriva un’importante e speciale novità: lo Sportello per l’Ascolto e il Supporto, un luogo sicuro e protetto in cui chiunque senta l’esigenza di un sostegno emotivo potrà confrontarsi con una psicoterapeuta esperta.
La cura della salute mentale dovrebbe essere un diritto per tutti. Tuttavia, risulta essere ancora un privilegio per pochi. Le persone che versano in condizioni di vulnerabilità sociale sono le più lontane da circuiti di supporto terapeutico e, al tempo stesso, tra le persone che ne hanno più bisogno.
Molti dei migranti che arrivano in Italia portano con sé un bagaglio esperienziale segnato da traumi vissuti nella terra d’origine e /o lungo il tragitto dal luogo di provenienza al paese ospitante. Una volta superato il viaggio, devono fare i conti la difficoltà di integrazione e i possibili atteggiamenti discriminatori da parte della società in cui si inseriscono. Si tratta di persone dotate di una grandissima resilienza e forza d’animo, ma che spesso fanno fatica a superare il drammatico ricordo di violenze, torture, lutti e separazioni subite. A questo si aggiunge che, una volta arrivati nel paese di arrivo non è certo che il proprio progetto migratorio vada come immaginato.
Gli esperti di migrazioni parlano di stress da “transculturazione” o “shock culturale” per riferirsi a quell’insieme di fenomeni che interessano il migrante nel passaggio dal paese di origine al paese d’arrivo che, spesso, possono rivelarsi ri-traumatizzanti. Ad essi si aggiunge il disagio dovuto alla necessità di apprendere nuovi codici linguistici e di adattarsi ad un diverso assetto culturale. L’insieme di queste variabili può avere un impatto devastante sulla stabilità ed il benessere della persona, mettendone a rischio la salute mentale e sfociando in sintomi da stress post-traumatico, ansia, depressione e altre forme di disagio.
Lo Sportello sarà tenuto dalla Psicologa Jessica Cannamela che, con grande spirito di solidarietà e amore, intende mettere le sue competenze professionali a disposizione di chi ne ha bisogno. La Dottoressa vanta una larga esperienza di lavoro con persone migranti all’interno dei Centri di accoglienza, come lo SPRAR e il CPA del cenacolo Domenicano di Solarino. Si è occupata anche di gruppi di Auto Mutuo Aiuto finalizzati all’elaborazione del lutto, necessità drammaticamente diffusa tra le persone che hanno affrontato una rotta migratoria. Lo sportello, pertanto, rappresenterà uno spazio di ascolto, confronto e sostegno per individui singoli e/o famiglie e sarà tenuto due giovedì al mese solo su prenotazione.