L’alfabetizzazione dei minori

Come affermato dalle Nazioni Unite, l’alfabetizzazione è una componente chiave del diritto fondamentale all’istruzione e una base fondamentale per l’apprendimento autonomo. In base agli studi più recenti (2020), nel mondo ci sono ancora 771 milioni di adulti di età pari o superiore ai 15 anni che non possiedono competenze alfabetiche di base, due terzi dei quali sono donne. Inoltre, si stima che 260 milioni di bambini e adolescenti in età da scuola primaria e secondaria siano fuori dalla scuola.

In Italia, i dati Ocse-Pisa elaborati dall’Università di Tor Vergata per Save the Children indicano come i ragazzi delle famiglie più povere abbiano risultati in lettura e matematica molto inferiori ai loro coetanei. Non raggiungono le competenze minime in matematica e lettura il 24% dei ragazzi provenienti dalle famiglie più svantaggiate, contro il 5% di quelli che vivono in famiglie agiate. Un fenomeno negativo che porta le disuguaglianze economiche, educative, culturali e sociali a tramandarsi di genitore in figlio (Open Polis, 2023). 

Inoltre, in Italia il calo nelle competenze alfabetiche ha anche una matrice territoriale. Quelli dell’Italia settentrionale sono gli studenti che hanno registrato un maggior peggioramento a seguito della pandemia. Ma le differenze tra aree geografiche tendono ad aumentare sempre per gli studenti con livello socioeconomico più basso. La differenza tra Nord Ovest e Sud e Isole è, infatti, di 21 punti per gli studenti con indice socioeconomico culturale alto e arriva a 33 punti per gli studenti con indice socioeconomico e culturale alto (IEA PIRLS, 2021).

Nell’ambito dell’azione di contrasto della povertà educativa, Fondazione Siamo Mediterraneo ha coinvolto nell’ultimo anno circa 130 minori e stranieri nelle attività di alfabetizzazione svolte a Cesano Maderno, Giugliano in Campania e Siracusa, in alcune delle regioni più colpite dai divari nelle competenze alfabetiche. La Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione, che si celebra l’8 settembre, è per noi una buona occasione per ribadire l’importanza dell’istruzione per migliorare la condizione sociale di queste aree, rendere esigibili i diritti e partecipare al progresso.  

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