6 anni di presenza marista a Siracusa!

Nella lettera “Montagne: la danza della missione” del marzo 2015, Fratel Emili Turú invitava tutti i maristi di Champagnat, con l’aiuto dei superiori delle Province e dei Distretti, a comporre una lista di fratelli e laici che fossero pienamente disponibili a essere inseriti in comunità internazionali da creare nell’immediato futuro. Fu questo l’inizio del progetto “Lavalla 200” in cui, attraverso un importante lavoro di discernimento, furono scelti 25 candidati per iniziare la costituzione di comunità internazionali nelle periferie della società e che, dopo aver completato un programma di formazione, sarebbero stati assegnati a queste comunità.

Accogliendo l’invito di Papa Benedetto XVI che chiedeva di farsi carico degli ultimi e più indifesi, e in occasione dell’ennesimo sbarco di tanti giovani, che soli e sconvolti giungevano sulle coste della Sicilia, il 6 ottobre 2016 la prima comunità marista giungeva a Siracusa.

I vescovi della Sicilia si misero subito a disposizione per ricevere la comunità marista, offrendo tutto il supporto logistico necessario. La comunità ha affrontato pian piano gli ostacoli dovuti all’innesto in una realtà completamente nuova e ha supportato un gran numero di migranti a fare altrettanto. In principio, le difficoltà linguistiche furono le più evidenti ma, concentrati sulla loro missione, i membri della comunità, provenienti da Cile, Brasile, Australia, Italia, hanno fatto tesoro dell’interculturalità che li caratterizza, godendo della ricchezza offerta dal contributo specifico di ognuno, con la propria esperienza e percezione del mondo. Momenti di gioia e di frustrazione hanno attraversato il loro cammino, finché hanno lasciato il posto ad una nuova comunità, sempre multiculturale che ancora oggi si impegna tutti i giorni per avere un impatto positivo sulle persone che incontrano a Siracusa.

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